Canone Unico Patrimoniale
Dettagli
A chi è rivolto
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Descrizione
Dal 1 gennaio 2023 con delibera CC n. 139 del 28.12.2022 e successiva determina 1700 del 29/12/2022 la gestione del canone unico patrimoniale è stata affidata ad ICA srl sia per la componente di Esposizione Pubblicitaria e Pubbliche affissioni che per la parte Occupazione di suolo pubblico.
Dal 1° gennaio 2021 il Comune di Sesto Fiorentino ha istituito il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria così come disciplinato dai commi da 816 a 836 dell’articolo 1 della legge 160 del 27 dicembre 2019 e dalle successive modificazioni ed integrazioni, brevemente denominato “canone unico patrimoniale”. La nuova tipologia di entrata è stata introdotta dalla Legge 160/2019 con l'obiettivo di unificare il regime dei prelievi fiscali previgenti in materia di occupazioni di suolo pubblico e di pubblicità.
Il canone è stato istituito con Regolamento Provvisorio approvato con Delibera di Consiglio n. 16 del 1 marzo 2021 e successivamente disciplinato con regolamento approvato con Delibera di Consiglio n. 24 del 30 marzo 2021.
Ai sensi del comma 816 dell’articolo 1 della legge 160 del 27 dicembre 2019 il canone unico patrimoniale sostituisce
il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP),
l’imposta comunale sulla pubblicità (ICP)
i diritti sulle pubbliche affissioni (DPA),
il canone di cui all’articolo 27, commi 7 e 8, del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, limitatamente alle strade di pertinenza del comune.
Come fare
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Cosa serve
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Cosa si ottiene
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Tempi e scadenze
In fase di aggiornamento
Procedure collegate all'esito
OGGETTO DEL CANONE
Il presupposto del canone è:
L’occupazione, anche abusiva, delle aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile degli enti e degli spazi soprastanti o sottostanti il suolo pubblico, intendendosi per “suolo pubblico” e “spazi ed aree pubbliche” i luoghi ed il suolo di dominio pubblico appartenenti al demanio ed al patrimonio indisponibile del comune quali le strade, le piazze, i corsi, i portici, i parchi, i giardini ecc. nonché i loro spazi sottostanti (sottosuolo) e sovrastanti (soprassuolo). Nelle aree comunali si comprendono anche i tratti di strade statali o provinciali situati all’interno di centri abitati con popolazione superiore a diecimila abitanti e le aree di proprietà privata sulle quali risulta regolarmente costituita, nei modi e nei termini di legge, la servitù di pubblico passaggio;
La diffusione di messaggi pubblicitari, anche abusiva, mediante impianti installati su aree appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile degli enti, su beni privati laddove siano visibili da luogo pubblico o aperto al pubblico. Si considerano rilevanti ai fini dell'imposizione: i messaggi da chiunque diffusi a qualunque titolo salvo i casi di esenzione. Rientrano nel presupposto pubblicitario tutte le forme di comunicazione aventi ad oggetto idee, beni o servizi, attuata attraverso specifici supporti al fine di orientare l’interesse del pubblico verso un prodotto, una persona, o una organizzazione pubblica o privata.
SOGGETTO PASSIVO DEL CANONE
Il canone è dovuto dal titolare dell'autorizzazione o della concessione ovvero, in mancanza, dal soggetto che effettua l'occupazione o la diffusione dei messaggi pubblicitari in maniera abusiva; per la diffusione di messaggi pubblicitari, è obbligato in solido il soggetto pubblicizzato.
CALCOLO DEL CANONE
Il canone è determinato, in base alla durata, alla superficie, espressa in metri quadrati, alla tipologia e alle finalità, alla zona occupata del territorio comunale in cui è effettuata l'occupazione o diffusione di messaggi pubblicitari.
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Condizioni di servizio
Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.