Sesto Antidoping
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Il Comune di Sesto Fiorentino è da tempo sensibile al fenomeno del doping, visto anche il consistente numero di attività sportive e di praticanti, anche giovanissimi, che si allenano sul territorio; per questo, alla fine del 2004, ha lanciato l’...
A chi è rivolto
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Descrizione
PATTO ANTI-DOPING
Il Comune di Sesto Fiorentino è da tempo sensibile al fenomeno del doping, visto anche il consistente numero di attività sportive e di praticanti, anche giovanissimi, che si allenano sul territorio; per questo, alla fine del 2004, ha lanciato l’idea di un Patto Antidoping, sottoscritto tra Amministrazione Comunale, Regione Toscana, Asl di Firenze, Azienda Farmacie e Servizi di Sesto e numerose associazioni sportive del territorio.
È una scommessa tra sportivi: impegnarsi a vigilare sui propri atleti, a formarsi ed informarsi sui rischi nell’uso di sostanze tossiche, mettendosi a disposizione per controlli a sorpresa da parte delle autorità preposte.
Il patto è stato stipulato in occasione del convegno del 27 Novembre 2004 “Sport e Qualità della vita”; nel 2005 vi hanno aderito anche la Provincia di Firenze ed il Coni Provinciale.
Il patto prevede periodici incontri informativi con atleti e famiglie e una serie di controlli, del tutto anonimi e non invasivi, sugli atleti delle società sportive che hanno aderito.
L’iniziativa fino ad oggi ha riscontrato larga approvazione, e non solo a livello locale: la Regione ha infatti inviato una circolare a tutti gli Assessorati allo Sport delle Province toscane e dei Comuni capoluogo di Provincia, che invita a seguire l’esempio della nostra città attivandosi ciascuno con le proprie realtà sportive e con le modalità che riterrà più opportune.
I ragazzi di Sesto Fiorentino, le loro famiglie, i loro istruttori e dirigenti, sono i principali destinatari di iniziative, dibattiti con esperti e quant’altro possa scaturire anche dalle loro proposte, affinché lo strumento della prevenzione possa limitare i danni e si possa costruire, insieme, uno sport sano, onesto, di cui non ci si debba più vergognare.
Come fare
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Cosa serve
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Cosa si ottiene
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Tempi e scadenze
In corso di aggiornamento
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Condizioni di servizio
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Nei confronti del provvedimento finale può essere proposto ricorso al giudice amministrativo entro il termine di decadenza di 60 giorni dalla comunicazione/notificazione, dalla pubblicazione o dalla conoscenza del provvedimento stesso, secondo quanto previsto dal D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104.
In alternativa può essere presentato ricorso al Presidente della Repubblica entro il termine di decadenza di 120 dalla comunicazione/notificazione, dalla pubblicazione o dalla conoscenza del provvedimento stesso, secondo quanto previsto dal D.P.R. 1199/1971.